Normative europee

Carta Europea dei Diritti della Partoriente

Il Parlamento Europeo, con la risoluzione A2 – 38/88 (Carta Europea dei diritti della partoriente), considera tra i diritti della partoriente che sia assicurata “l’assistenza adeguata qualora venga scelto il parto a domicilio, compatibilmente con le condizioni psicofisiche della partoriente e del nascituro e con le condizioni ambientali”.

Direttiva 80/154/CEE e Direttiva 80/155/CEE

il cui scopo è quello di agevolare la libera circolazione delle varie categorie professionali, nonché la tutela della salute pubblica.In particolare.

Direttiva 80/154/CEE

Concernente il reciproco riconoscimento dei diplomi, certificati ed altri titoli di ostetrica e comportante misure destinate ad agevolare l’esercizio effettivo del diritto di stabilimento e di libera prestazione dei servizi.

Direttiva 80/155/CEE del Consiglio, del 21 gennaio 1980

Concernente il “coordinamento delle disposizioni legislative, regolamentari ed amministrative relative all’accesso alle attività dell’ostetrica e al loro esercizio” modificata dalla Direttiva 89/594/CE del 30.10.1989 riguardante il riconoscimento dei diplomi, certificati ed altri titoli di vari professionisti in ambito sanitario fra cui anche quello di ostetrica, recepita in Italia con L. 296/85 e con D. Lgs. 353/94, definisce chiaramente le competenze dell’ostetrica/o auspicando ad una omogeneità nell’ambito dell’UE.

Direttiva 80/155/CEE

Direttiva 2005/36/CE relativa al riconoscimento delle qualifiche professionali nonché della Direttiva 2006/100/CE attuate in Italia con D Lgs 206/2007

Direttiva 7 settembre 2005, n. 2005/36/CE, “Direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio relativa al riconoscimento delle qualifiche professionali” sostituendo le precedenti Direttive in materia, all’art. 42, impegna gli Stati membri a riconoscere all’Ostetrica, fra l’altro, anche la competenza ad “accertare la gravidanza e in seguito sorvegliare la gravidanza normale, effettuare gli esami necessari al controllo dell’evoluzione della gravidanza normale”. La normativa comunitaria, pertanto, contiene un’esplicita attribuzione anche alla sfera professionale dell’ostetrica delle competenza a seguire la gravidanza fisiologica.

Il D.Lgs. 206/2007 all’articolo 48 “Esercizio delle attività professionali di ostetrica” così recita: “Le disposizioni della presente sezione si applicano alle attività di ostetrica come definite dalla legislazione vigente, fatto salvo il comma 2, ed esercitate con i titoli professionali di cui all’allegato V, punto 5.5.2. Le ostetriche sono autorizzate all’esercizio delle seguenti attività:

  • fornire una buona informazione e dare consigli per quanto concerne i problemi della pianificazione familiare;

  • accertare la gravidanza e in seguito sorvegliare la gravidanza diagnosticata come normale da un soggetto abilitato alla professione medica, effettuare gli esami necessari al controllo dell’evoluzione della gravidanza normale;

  • prescrivere gli esami necessari per la diagnosi quanto più precoce di gravidanze a rischio.

Direttiva 2005/36/CE

Direttiva 2006/100/CE

Attuazione della direttiva 2005/36/CE

Codice Etico internazionale delle ostetriche del 6 Maggio 1993

Il Codice assolve il compito di guida per l’istruzione, nonché riconoscimento dell’ostetrica quale professionista al fine di favorire e salvaguardare la salute della donna, del bambino e delle famiglie.

International Code of Ethics for Midwives (ICM)